AGAMA'

Ti porto lentamente come una tigre gravida in luoghi          che non vedi, nei suoni che non sai...

un film di Johnny Dell’Orto

Scritto e interpretato da: Laura Mazzeri

Musica di: Arsène Duevi e con la partecipazione del coro degli Agamawo e di Giovanni Falzone

prodotta da: Saul Beretta © Musicamorfosi - Produttore esecutivo: Nico Cavallotto - 

Montaggio di: Michelangelo Morisco

AGAMA’

Agamà significa camaleonte in ewe, una lingua del Togo. Agamà simboleggia la vita che cambia continuamente e che, nel cambiare, ci offre innumerevoli possibilità. 

Agamà è la storia di Laura e dei suoi otto mesi di attesa di un trapianto di fegato. Il regista ha girato il film in presa diretta, seguendo la vicenda nel momento in cui i fatti avevano svolgimento. Nessuno poteva sapere, all’inizio, quale sarebbe stato l’epilogo. La vicenda inizia nella tarda estate del 2008 e termina nella primavera dell’anno successivo. Mentre Laura si trovava in ospedale per il trapianto, il regista era all’opera per il montaggio.

E’ la storia di un’attesa in cui la protagonista cerca di vivere la sua vita più autentica, tra un ricovero e l’altro, nel progressivo e rapido aggravarsi della malattia.

Le riprese effettuate in ospedale, si alternano a scene di semplice vita quotidiana, in casa e nel quartiere intorno alla via Bocconi di Milano, dove si svolge la gran parte della vita della protagonista. Ma il fulcro intorno al quale ruota la vicenda è costituito dalle riprese del coro (composto da alcuni genitori di alunni della scuola) diretto dal maesto togolese Arsène Duevi. La musica e il canto rappresentano una grande svolta per la protagonista. E’ l’occasione per esprimere vitalità, speranza, potente forza vitale. Le musiche originali composte dal maestro Arsène, fanno da colonna sonora al film. La canzone Agamà, scritta dal maestro durante le riprese, costituisce un messaggio vitale di speranza per tutti.

Agamà è anche e soprattutto una storia di resistenza e di amicizia, quando l’amicizia crea un valore aggiunto alla nostra vita. La coprotagonista del film, il maestro del coro, il regista, il montatore, il produttore esecutivo, la famiglia e tutti i soggetti che hanno partecipato al progetto, hanno creato un “cerchio magico” intorno alla protagonista che, sostenuta dalla loro energia straordinaria, ha potuto continuare a vivere.                                                                     La vita ha potuto continuare grazie al protagonista segreto e inconsapevole di questa vicenda. Si tratta del giovane donatore, la cui fine ha consentito un nuovo principio. Questo film è dedicato a lui.